Horsemanship & Equitazione

I vizi redibitori dei cavalli

Vizi redibitori dei cavalli

In questo articolo parleremo dei vizi redibitori dei cavalli, come riconoscerli e cosa considerare quando si acquista un cavallo. Comprare un cavallo è un passo importante nella vita di ogni appassionato di equitazione, e prendersi cura di un cavallo è una responsabilità che non va sottovalutata. 

Vizi redibitori nei cavalli: cosa osservare prima di acquistare

L’acquisto di un cavallo è una decisione importante per ogni appassionato di equitazione. Prendersi cura di un cavallo richiede un impegno considerevole, sia in termini di tempo che di risorse economiche. Spese come quelle per il mantenimento, l’assistenza veterinaria, l’addestramento e l’attrezzatura sono solo alcune delle voci da considerare. Tuttavia, una valutazione superficiale al momento dell’acquisto può portare a errori costosi, soprattutto quando si tratta di identificare i vizi redibitori, cioè quei difetti che compromettono l’utilizzo o la salute del cavallo e che, in alcuni casi, danno diritto alla rescissione del contratto di vendita.

Se stai pensando di acquistare un cavallo, ti consigliamo anche di leggere il nostro articolo su come riconoscere un allevamento di cavalli serio, per assicurarti di affidarti a un venditore competente e affidabile.

La differenza tra un cavallo sano e uno con vizi redibitori

Non tutti i cavalli hanno le stesse esigenze: c’è una grande differenza tra prendersi cura di un cavallo sano e uno che richiede cure particolari. Inoltre, un cavallo che sembra in perfetta salute al momento dell’acquisto potrebbe sviluppare problemi più avanti, a causa di uno stile di vita inadeguato, carenze nutrizionali o altre problematiche latenti. Identificare tempestivamente i vizi redibitori è fondamentale per evitare brutte sorprese.

Elenco dei principali vizi redibitori nei cavalli

Ecco un approfondimento sui vizi redibitori ricnosciuti:

  • 1. Il Ballo dell'orso
  • 2. Aerofagia
  • 3. Oftalmite periodica (cecità lunare)
  • 4. Atassia spinale (Sindrome di Wobbler)
  • 5. Morva
  • 6. Corneggio (paralisi laringea)
  • 7. Bolsaggine (Enfisema polmonare cronico)
  • 8. Il Ticchio d'Appoggio

1. Ballo dell’orso

Questo comportamento, spesso causato da noia o stress, si manifesta con il cavallo che si dondola continuamente da un lato all’altro all’interno del box. Il ballo dell’orso può causare danni articolari e muscolari, oltre a indicare problemi legati al benessere psicologico dell’animale. Per prevenirlo, è fondamentale offrire al cavallo spazi ampi per muoversi, una dieta equilibrata e interazioni sociali con altri animali.

2. Aerofagia (o ticchio d’appoggio)

L’aerofagia, conosciuta anche come ticchio d’appoggio, è uno dei vizi redibitori comportamentali più comuni nei cavalli. Questo comportamento si verifica quando il cavallo morde una superficie dura, come il bordo del box o il cancello, e ingoia aria. Sebbene sembri un gesto innocuo, può portare a gravi problemi di salute.

Cause principali

  • Noia o stress: La mancanza di stimoli, il confinamento prolungato e l’isolamento sociale sono le cause più comuni.
  • Dieta inadeguata: Un’alimentazione povera di fibre e il mancato accesso al pascolo possono aumentare il rischio.
  • Ambiente non idoneo: Box piccoli o scarsamente ventilati possono favorire l’insorgenza di questo vizio.

Sintomi

  • Osservare il cavallo mentre afferra con i denti il bordo del box o altre superfici.
  • Rigidità del collo durante l’azione e movimenti ripetitivi di deglutizione.
  • Usura precoce dei denti anteriori.
  • Possibile insorgenza di coliche o problemi digestivi legati all’ingestione d’aria.

Prevenzione e trattamento

  • Ambiente stimolante: Aumentare il tempo trascorso all’aperto, garantire il pascolo e aggiungere compagni di paddock.
  • Dieta equilibrata: Offrire foraggi di qualità e suddividere le razioni in pasti più frequenti.
  • Collari anti-ticchio: Collari specifici per impedire al cavallo di mordere le superfici.
  • Modifica delle superfici: Rimuovere o coprire gli spigoli del box per evitare che il cavallo li utilizzi come supporto.

L’aerofagia è un vizio redibitorio, poiché può compromettere la salute generale del cavallo e richiedere interventi costanti per essere gestita.

3. Oftalmite periodica (cecità lunare)

L’oftalmite periodica, nota anche come cecità lunare, è una malattia oculare cronica caratterizzata da episodi ricorrenti di infiammazione e dolore agli occhi. È una delle principali cause di cecità nei cavalli e può colpire uno o entrambi gli occhi.

Cause principali

  • Infezioni batteriche: Alcuni casi sono associati alla presenza di Leptospira spp., un batterio che può infettare i tessuti oculari.
  • Predisposizione genetica: Alcune razze, come l’Appaloosa, sembrano essere più predisposte.
  • Fattori ambientali: L’esposizione prolungata alla luce intensa o alle punture di insetti può scatenare episodi di infiammazione.

Sintomi

  • Lacrimazione eccessiva e occhi arrossati.
  • Sensibilità alla luce (fotofobia).
  • Cornea opaca e ispessimento dell’iride.
  • Diminuzione dell’appetito e letargia durante le crisi acute.

Trattamento

  • Farmaci antinfiammatori: Corticosteroidi o farmaci non steroidei per ridurre l’infiammazione.
  • Supporto locale: Pomate oftalmiche per proteggere la cornea e ridurre il dolore.
  • Gestione ambientale: Ridurre l’esposizione a luce intensa e proteggere il cavallo dagli insetti.

Nonostante i trattamenti, la malattia tende a progredire, portando spesso alla cecità completa. Per questo motivo, è considerata un vizio redibitorio. Se diagnosticata nei primi giorni dopo l’acquisto, il cavallo dovrebbe essere restituito al venditore.

4. Atassia spinale (Sindrome di Wobbler)

L’atassia spinale, nota anche come Sindrome di Wobbler, è un disturbo neurologico causato da compressioni del midollo spinale, che compromettono il controllo motorio del cavallo. Questo problema si manifesta con movimenti scoordinati e instabili, particolarmente evidenti nei posteriori, e può variare in gravità.

Cause principali

  • Fattori genetici: Alcune razze, come i cavalli da corsa e i cavalli grandi e veloci, sono più predisposte a sviluppare la sindrome.
  • Crescita rapida: Una crescita accelerata o squilibrata può causare deformità delle vertebre cervicali.
  • Traumi: Incidenti o lesioni al collo possono provocare compressione del midollo spinale.

Non esiste una cura definitiva per la Sindrome di Wobbler. Le opzioni includono:

  • Terapie conservative: Rieducazione del movimento tramite esercizi a terra e riduzione del peso portato dal cavallo per evitare ulteriore stress sul midollo spinale.
  • Chirurgia: In alcuni casi, interventi chirurgici possono stabilizzare la compressione vertebrale, ma i risultati sono variabili.

Questa condizione è considerata un vizio redibitorio, poiché compromette gravemente la funzionalità del cavallo e, in molti casi, lo rende inadatto per attività sportive o lavorative.

5. Morva

La morva è una grave malattia infettiva, altamente contagiosa, che colpisce sia i cavalli che altri equidi, e può essere trasmessa anche all’uomo, configurandosi come una zoonosi. Causata dal batterio Burkholderia mallei, è considerata un vizio redibitorio a causa della sua natura debilitante e incurabile.

Cause e trasmissione

La morva si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con secrezioni infette, strumenti contaminati o ambienti inadeguati. I cavalli debilitati o malnutriti sono particolarmente vulnerabili all’infezione.

Sintomi

La malattia si presenta in tre forme principali:

  1. Forma nasale: Presenza di ulcerazioni biancastre sulla mucosa nasale, accompagnate da secrezioni viscose e purulente.
  2. Forma cutanea (farcino): Comparsa di noduli sotto la pelle, spesso lungo i linfonodi e i vasi linfatici, che evolvono in ulcere dolorose.
  3. Forma polmonare: Coinvolgimento del sistema respiratorio, con tosse cronica, difficoltà respiratoria e debolezza generale.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi viene effettuata tramite il test della malleina, che permette di identificare l’infezione. Non esiste una cura per la morva, e i cavalli affetti devono essere isolati e spesso abbattuti per prevenire la diffusione della malattia. L’ambiente deve essere disinfettato accuratamente.

6. Corneggio (paralisi laringea)

La paralisi laringea, comunemente nota come corneggio o “fischio”, è un disturbo respiratorio causato dalla paralisi parziale o completa dei nervi laringei, in particolare del nervo ricorrente sinistro. Questo problema provoca una riduzione della funzionalità della laringe, con conseguente difficoltà nel passaggio dell’aria. Durante l’inspirazione (e nei casi più gravi anche nell’espirazione), il cavallo emette un caratteristico sibilo o rantolo, che diventa più evidente durante il trotto, da cui il termine “cavallo fischiatore”.

Le cause possono essere diverse:

  • Ereditarietà: Alcune razze risultano più predisposte rispetto ad altre.
  • Malattie pregresse: Può essere una conseguenza di infezioni come pleuropolmonite, bronchite o adenite.
  • Traumi o tossine: Lesioni fisiche o ingestione di sostanze tossiche possono danneggiare i nervi laringei.

7. Bolsaggine (Enfisema polmonare cronico)

L’enfisema polmonare cronico è una condizione respiratoria che si manifesta con il deterioramento degli alveoli polmonari, causando una compromissione della respirazione. Una caratteristica distintiva di questa malattia è il “contraccolpo” visibile lungo la linea addominale del cavallo, indicativo dello sforzo necessario per espirare.

La malattia è spesso il risultato di condizioni ambientali inadatte, in particolare l’esposizione ad allergeni presenti in fieno polveroso, sporco o ammuffito e nella paglia. Altri fattori scatenanti possono includere traumi, intossicazioni o infezioni pregresse, specialmente nei cavalli sottoposti a intensi sforzi fisici, come i cavalli da tiro o da caccia. La respirazione alterata su due tempi, tipica di questa condizione, aggrava il problema.

8. Il Ticchio d'Appoggio

Il Ticchio d’Appoggio è un comportamento stereotipato che si manifesta quando il cavallo appoggia gli incisivi superiori su una superficie stabile, come una mangiatoia o un recinto, e poi inghiotte aria producendo un caratteristico suono gutturale.  
Le cause di questo comportamento sono generalmente legate a stress, noia, isolamento sociale, o gestione non adeguata. Cavalli confinati in box per lunghi periodi, con poco stimolo ambientale o senza accesso a pascoli, sono più inclini a sviluppare questo vizio. In alcuni casi, può avere anche una componente genetica o essere acquisito osservando altri cavalli.

Il ticchio d’appoggio, può avere conseguenze negative sulla salute del cavallo. L’usura precoce degli incisivi è comune, così come problemi gastrointestinali causati dall’ingestione di aria. 

Essendo un vizio redibitorio, il ticchio d’appoggio deve essere dichiarato al momento della vendita del cavallo. 

Come evitare i vizi redibitori nell'acquisto di un cavallo

Acquistare un cavallo senza vizi redibitori richiede attenzione, preparazione e un po’ di esperienza. Ecco alcune linee guida utili:

  1. Scegli con cura il venditore
    Affidarsi a un venditore serio e trasparente è il primo passo per un acquisto sicuro. Evita di trattare con intermediari non qualificati e preferisci allevatori o centri equestri rinomati.

  2. Non saltare l’esame veterinario pre-acquisto
    Anche se un cavallo sembra in perfetta salute, un veterinario può individuare problemi nascosti tramite esami come radiografie, analisi del sangue e controlli dentali.

  3. Controlla il pedigree del cavallo
    Il pedigree fornisce informazioni importanti sulla linea genetica e può aiutarti a individuare eventuali predisposizioni a determinati vizi redibitori.

  4. Stipula un contratto di vendita
    Un contratto scritto è essenziale per proteggere i tuoi diritti in caso emergano vizi redibitori dopo l’acquisto. In molti paesi, il contratto di vendita stabilisce un periodo di tempo durante il quale puoi contestare i difetti nascosti.

Come riconoscere i vizi redibitori in fase di l’acquisto

Individuare i vizi redibitori in un cavallo richiede attenzione, esperienza e una valutazione accurata, poiché questi difetti non sempre sono evidenti in un breve incontro. Per ottenere un quadro completo del cavallo, è fondamentale osservarlo in diverse situazioni. Ad esempio, presta attenzione al suo comportamento sia nel box che al paddock, per verificare eventuali segni di stress o vizi comportamentali. Osservalo da solo e in presenza di altri cavalli, poiché alcune problematiche, come l’aggressività o l’ansia, potrebbero emergere solo in particolari contesti sociali.

Un altro passo essenziale è testare il cavallo sia sotto sella che a mano. Questo ti permette di valutare come reagisce a differenti stimoli e situazioni, oltre a verificare la sua idoneità all’attività per cui è stato scelto. Un cavallo che mostra difficoltà nel mantenere l’equilibrio, riluttanza a muoversi o comportamenti anomali durante il lavoro potrebbe nascondere un vizio redibitorio.

Infine, non trascurare mai l’importanza di una visita veterinaria pre-acquisto. Questa fase è cruciale per escludere problemi di salute nascosti. Gli esami specifici, come radiografie, analisi del sangue, e controlli dentali, possono rivelare condizioni che non sarebbero altrimenti identificabili durante un’osservazione superficiale. Inoltre, un veterinario esperto può notare segni sottili di malattie croniche o difetti comportamentali che potrebbero compromettere la funzionalità del cavallo nel lungo termine.

Riconoscere i vizi redibitori è una combinazione di esperienza, attenzione ai dettagli e un’accurata analisi professionale. Investire tempo ed energia in questa fase può prevenire spiacevoli sorprese e garantire che il cavallo acquistato soddisfi pienamente le aspettative del nuovo proprietario.

Proteggersi da brutte sorprese nell'acquisto di un cavallo

Nonostante tutte le precauzioni, alcuni vizi redibitori possono emergere solo dopo l’acquisto di un cavallo. Per tutelarsi adeguatamente, è fondamentale stipulare un contratto di compravendita dettagliato che protegga entrambe le parti coinvolte.

Secondo l’articolo 1490 del Codice Civile italiano, il venditore è tenuto a garantire che il bene venduto sia privo di vizi che lo rendano inidoneo all’uso previsto o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore. Inoltre, l’articolo 1496 specifica che, nel caso di vendita di animali, la garanzia per vizi redibitori è regolata da leggi speciali o, in mancanza, dagli usi locali. È importante notare che il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa.

Per garantire una protezione legale efficace, è consigliabile includere nel contratto clausole specifiche relative ai vizi redibitori, definendo chiaramente i diritti e le responsabilità di entrambe le parti. In caso di scoperta di un vizio redibitorio, il compratore ha il diritto di richiedere la risoluzione del contratto o una riduzione del prezzo, come previsto dall’articolo 1492 del Codice Civile.

È essenziale denunciare il vizio al venditore entro otto giorni dalla scoperta e, comunque, entro un anno dalla consegna del cavallo, per non incorrere nella decadenza del diritto alla garanzia, come stabilito dall’articolo 1495 del Codice Civile.

In conclusione, una combinazione di attenzione, esperienza e verifiche legali appropriate può ridurre significativamente il rischio di incorrere in spiacevoli sorprese nell’acquisto di un cavallo. Assicurarsi che il contratto di compravendita sia redatto con precisione e in conformità alle normative vigenti è fondamentale per una tutela completa.

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Informazioni su Jessica

Sono Jessica, amministratrice dei Cavalieri dell’Oro Verde, una giovane azienda agricola situata a Palombara Sabina, vicino Roma. Amazzone italiana di 33 anni, da sempre amante della campagna, della natura e dei cavalli, unisco la mia passione per l’agricoltura sostenibile al mondo equestre. Appassionata di scrittura, vi guiderò alla scoperta di temi che spaziano dall’equitazione all’allevamento, dalla produzione di olio extravergine di oliva alle meraviglie della nostra terra.

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