Il Ticchio d’appoggio e altri segni di stress nei cavalli scuderizzati

Camminando tra i box della scuderia, potresti aver notato un cavallo particolare che morde costantemente la recinzione. Ogni volta che arrivi, fa la stessa cosa: morde la recinzione ripetutamente, ci si appoggia con il peso e tira, quasi come se volesse tirarla fuori dal terreno.
Anche se può sembrare divertente da osservare, questo comportamento è spesso la causa di importanti problemi di salute nei cavalli ed è una delle conseguenze più dirette della noia e dello stress. Questo comportamento è comunemente chiamato Ticchio d’appoggio, “crib-biting” o aereofagia.
Cos’è il Ticchio d’Appoggio nei cavalli?
Il ticchio d’appoggio è un comportamento compulsivo nei cavalli, in cui afferrano con i denti un oggetto fisso, come una recinzione o la porta di un box, inarcano il collo e tirano indietro mentre aspirano aria. Questo comportamento è noto anche come crib-biting o aereofagia.
Il Ticchio d’Appoggio è considerato un cattivo comportamento perché può portare a problemi di salute, come usura dentale, perdita di peso e coliche. Inoltre, può causare danni a recinzioni, box e altre strutture utilizzate dai cavalli per praticare questa attività.
Il Ticchio d’appoggio è un vizio redibitorio
In alcuni paesi, come l’Italia, quando si acquista un cavallo, si dispone di una finestra di 30 giorni durante la quale, se si manifesta uno dei cosiddetti “vizi redibitori” (difetti nascosti del cavallo), si ha il pieno diritto, secondo la legge, di restituire il cavallo al proprietario precedente e richiedere un rimborso completo. La lista dei vizi redibitori include, per esempio, l’oftalmite periodica o uveite (che solitamente presenta sintomi ogni 30-45 giorni), Il ballo dell’orso (girare in cerchio o oscillare da un lato e l’altro all’interno nel box), e altri.
Per chi non ha mai visto cavalli impegnati nel Ticchio d’Appoggio, ecco un breve video che mostra cosa significa:
Qual'è la causa del Ticchio d’Appoggio?
La causa esatta del Ticchio d’Appoggio nei cavalli non è ancora completamente compresa, ma si ritiene che sia legata a una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali. Alcuni cavalli possono sviluppare il Ticchio d’Appoggio a causa di stress, noia o mancanza di interazione sociale, mentre altri potrebbero avere una predisposizione genetica a manifestare questo comportamento.
Ticchio d’Appoggio e permanenza nei box
Esiste una correlazione tra il tempo trascorso in box e il ticchio d’appoggio. I cavalli che sono tenuti in box per lunghi periodi senza sufficiente interazione sociale o stimolazione mentale hanno maggiori probabilità di sviluppare il cribbing. Questo accade perché i cavalli sono animali sociali per natura e necessitano di interazioni regolari con altri cavalli per il loro benessere. L’accesso al pascolo o ad altre forme di esercizio è fondamentale per mantenere il loro benessere fisico e mentale.
Noia e frustrazione nei cavalli scuderizzati
I cavalli che trascorrono lunghi periodi in box possono annoiarsi e sentirsi frustrati, il che può portare allo sviluppo del Ticchio d’Appoggio. La natura ripetitiva di questo comportamento può essere confortante per i cavalli, e alcuni possono sviluppare una compulsione a continuare questa attività.
Assicurarsi che i cavalli abbiano opportunità di esercizio, interazioni sociali e stimolazione mentale può contribuire a prevenire il cribbing e a migliorare il loro benessere generale.
Cosa fare se il tuo cavallo manifesta comportamento di Ticchio d’Appoggio
Se noti che il tuo cavallo si attacca alla staccionata, è essenziale agire tempestivamente per affrontare il problema. Ecco i passi principali da seguire:
1. Consulta un veterinario
La prima cosa da fare è consultare un veterinario per escludere eventuali condizioni mediche sottostanti che potrebbero contribuire al comportamento. Il veterinario può anche fornire consigli su strategie di gestione e, se necessario, raccomandare farmaci o integratori utili per affrontare il problema.
2. Stimolazione mentale e fisica
È fondamentale offrire al cavallo stimolazione mentale e fisica per ridurre il rischio di sviluppare il Ticchio d’Appoggio. Garantire regolari uscite al paddock, accesso al pascolo e l’uso di giochi o altre forme di arricchimento può aiutare a mantenere il cavallo mentalmente attivo e ridurre il rischio di sviluppare comportamenti compulsivi.
3. Gestione dell’alimentazione
La gestione dell’alimentazione può essere un altro elemento importante per controllare il Ticchio d’Appoggio. Alcuni cavalli sviluppano questo comportamento a causa di problemi digestivi, come ulcere allo stomaco o reflusso acido. Il veterinario può consigliare modifiche nella dieta o integratori utili per gestire queste condizioni.
4. Uso di un collare per il Ticchio d’Appoggio
Un collare per cribbing è uno strumento specializzato progettato per scoraggiare questo comportamento. Funziona limitando la capacità del cavallo di inarcare il collo, degludire ed aspirare aria durante il crib-biting. Tuttavia, è importante utilizzare questi collari con cautela e sotto la guida di un veterinario, poiché un uso scorretto può causare disagio o lesioni al cavallo.
5. Identifica ed affronta le cause primarie
Identificare e affrontare eventuali problemi sottostanti, come la mancanza di interazione sociale, ansia da separazione o cambiamenti nella routine, può contribuire a ridurre i livelli di stress del cavallo e minimizzare il rischio di cribbing.
Approccio proattivo
Adottare un approccio proattivo nella gestione del Ticchio d’Appoggio può aiutare a mantenere il tuo cavallo sano e felice. Prestare attenzione ai suoi bisogni fisici, mentali e sociali è fondamentale per il suo benessere a lungo termine.
Altri segni di stress nei cavalli in scuderia
Lo stress nei cavalli scuderizzati può manifestarsi in vari modi. I cavalli sotto stress possono mostrare segni di aggressività verso altri cavalli, persone o oggetti nel loro ambiente. Possono anche sviluppare comportamenti ripetitivi come il Ballo dell’Orso (oscillazione) o il stall-walking (camminare avanti e indietro nel box). Inoltre, lo stress può influenzare l’appetito e la digestione, portando a perdita di peso o problemi digestivi come coliche o diarrea. Cavalli stressati possono diventare più irrequieti o nervosi, oppure, al contrario, letargici e apatici.
In casi di stress estremo, il cavallo potrebbe esibire comportamenti autolesionisti come calciare le mura del box, sbattere la testa al muro o mordersi sul corpo provocandosi lacerazione alla pelle.
Sintomi fisici come sudorazione, aumento della frequenza cardiaca, respirazione accelerata e tensione muscolare possono essere evidenti nei cavalli stressati. Inoltre, possono verificarsi cambiamenti nel comportamento sociale, come evitare altri cavalli o diventare eccessivamente dipendenti da un particolare compagno. Alcuni cavalli possono evitare il contatto con gli umani o diventare più sensibili al tatto.
È importante ricordare che ogni cavallo è unico e potrebbe mostrare segni di stress diversi. Per questo motivo, è essenziale monitorare il comportamento e le condizioni fisiche del cavallo per rilevare eventuali cambiamenti. Se noti qualcosa di insolito, consulta immediatamente un veterinario per escludere condizioni mediche emergenti.
Aggiungi varietà alla routine in scuderia
Prova a variare il più possibile le attività con il tuo cavallo. Anche se per qualche motivo non puoi cavalcarlo, ci sono molte altre attività che puoi fare insieme per trascorrere del tempo di qualità.
Qualunque sia la strategia che decidi di adottare per affrontare lo stress del tuo cavallo, ricorda che nulla funziona meglio di uno stile di vita equilibrato. Fieno di alta qualità, compagni equini e spazio sufficiente per muoversi sono i migliori rimedi contro ogni forma di stress. Questo approccio funziona bene sia per i cavalli che per gli esseri umani… con l’eccezione del fieno, naturalmente!