Horsemanship & Equitazione

Il lavoro dell’ippoterapista, esperto di terapie assistite con il cavallo

Ragazza che sfiora con il viso il muso di un cavallo

L’ippoterapia è una disciplina che unisce il mondo della salute con quello degli animali, in particolare i cavalli, offrendo un supporto terapeutico per persone con diverse necessità fisiche, cognitive ed emotive. Al centro di questa pratica troviamo la figura dell’ippoterapista, un professionista altamente specializzato che svolge un ruolo cruciale nell’intero processo terapeutico. Questo articolo esplorerà chi è l’ippoterapista, quali competenze deve possedere, in che ambiti opera e l’impatto che questa figura ha nella vita dei suoi pazienti.

Chi è e cosa fa l'Ippoterapista?

L’ippoterapista è un professionista che utilizza il cavallo come strumento terapeutico per migliorare il benessere fisico, psicologico e sociale dei pazienti. Non è semplicemente un istruttore di equitazione, ma una figura formata nell’ambito della salute, spesso con competenze in fisioterapia, psicologia o pedagogia. La sua missione è creare un percorso terapeutico personalizzato, sfruttando le caratteristiche uniche del cavallo e la relazione che si instaura tra l’animale e il paziente.

Le competenze dell'Ippoterapista

1. Conoscenze medico-terapeutiche

L’ippoterapista deve avere una solida base nelle scienze mediche e psicologiche. Comprendere le esigenze specifiche di ogni paziente è fondamentale per adattare il percorso terapeutico. Ad esempio, è necessario conoscere le dinamiche legate a disabilità motorie, disturbi dello spettro autistico, sindromi genetiche o traumi psicologici.

2. Conoscenza del cavallo

Un ippoterapista deve avere una profonda comprensione del comportamento equino. Saper scegliere il cavallo adatto a ciascun paziente è essenziale: ogni animale ha un temperamento e un modo di muoversi unico che può influire sull’efficacia della terapia.

3. Competenze relazionali

Empatia, pazienza e capacità di comunicazione sono fondamentali. L’ippoterapista deve instaurare un rapporto di fiducia sia con il paziente che con i familiari, creando un ambiente sicuro e sereno durante le sessioni.

4. Capacità di gestione della sicurezza

Lavorare con cavalli e pazienti richiede una grande attenzione alla sicurezza. L’ippoterapista deve essere in grado di gestire situazioni impreviste, garantendo la sicurezza sia del paziente che dell’animale.

Ambiti di applicazione dell'ippoterapia

L’ippoterapia si applica in diversi contesti terapeutici e riabilitativi, offrendo benefici a livello fisico, psicologico, cognitivo e sociale.

Nell’ambito della riabilitazione fisica, il movimento del cavallo simula quello umano, stimolando il tono muscolare, migliorando l’equilibrio e la coordinazione. Questo approccio si rivela particolarmente efficace per pazienti con disabilità motorie, lesioni spinali o malattie degenerative, favorendo un miglioramento progressivo delle loro capacità motorie.

Dal punto di vista psicologico, la relazione con il cavallo ha un impatto positivo sul benessere emotivo. L’ippoterapia è spesso utilizzata nel trattamento di depressione, ansia, disturbi post-traumatici o problemi di autostima, poiché il legame con l’animale favorisce il rilassamento, la gestione delle emozioni e l’aumento della fiducia in sé stessi.

Per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo, questa terapia rappresenta un’opportunità preziosa per bambini con disturbi dello spettro autistico o difficoltà di apprendimento. L’ambiente stimolante offerto dall’interazione con il cavallo aiuta a potenziare l’attenzione, la memoria e le capacità di problem-solving, contribuendo a un miglioramento globale delle competenze cognitive.

Infine, l’ippoterapia è uno strumento efficace per promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Attraverso attività strutturate, i pazienti hanno la possibilità di interagire in un contesto positivo e motivante, favorendo la partecipazione attiva e il senso di appartenenza alla comunità.

Come diventare Ippoterapista certificato in Italia

Per intraprendere la professione di ippoterapista in Italia, è fondamentale seguire un percorso formativo articolato che combina una solida base accademica, specializzazioni specifiche, esperienza pratica e il conseguimento di certificazioni riconosciute.

Formazione accademica e corsi di specializzazione

Sebbene non esista un corso di laurea specifico in ippoterapia, è essenziale possedere una formazione di base in ambiti come fisioterapia, psicologia, scienze dell’educazione o scienze motorie. Questi settori forniscono le competenze necessarie per comprendere le esigenze terapeutiche dei pazienti e applicare efficacemente le tecniche di ippoterapia.
Dopo aver acquisito una formazione di base, è consigliabile frequentare corsi specifici in ippoterapia offerti da enti accreditati. Ad esempio, l’Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre (ANIRE) propone corsi avanzati rivolti a medici e psicologi, mentre l’EQUITABILE® offre percorsi formativi in Equitazione Integrata®, focalizzati sull’inclusione sociale attraverso il cavallo. 

In Italia, per esercitare come ippoterapista, è spesso richiesto il conseguimento di certificazioni rilasciate da enti riconosciuti. Queste attestano il raggiungimento degli standard professionali necessari e garantiscono la qualità del servizio offerto. Ad esempio, la Scuola ELBS offre master specifici per istruttori di ippoterapia, fornendo una formazione specializzata e riconosciuta nel settore. ​

Tirocini e pratica

La pratica sul campo è cruciale per sviluppare le competenze necessarie. Affiancarsi a professionisti esperti e partecipare a sessioni reali consente di acquisire esperienza pratica e sicurezza nell’interazione con i pazienti e i cavalli. Molti corsi includono periodi di tirocinio obbligatorio per garantire una formazione completa.

È importante sottolineare che, oltre alla formazione tecnica, sono fondamentali qualità personali come empatia, capacità comunicative e una profonda passione per il benessere delle persone e dei cavalli. La combinazione di competenze tecniche e soft skills contribuisce a fare dell’ippoterapista un professionista efficace e sensibile alle esigenze dei propri assistiti.

Un Giorno nella vita di un Ippoterapista

Ragazza che bacia un cavallo sauro

La giornata di un ippoterapista è intensa e varia, scandita dall’alternarsi delle sessioni terapeutiche e dalla cura dei cavalli, elementi fondamentali del percorso riabilitativo dei pazienti. Ogni giornata è diversa, ma il filo conduttore rimane sempre lo stesso: la passione per il cavallo e il desiderio di aiutare le persone a raggiungere nuovi traguardi attraverso questa straordinaria terapia.

1. Preparazione dei cavalli e attrezzature

Il lavoro inizia presto, con la preparazione e il controllo degli animali. Ogni cavallo deve essere in ottime condizioni fisiche e mentali per garantire sessioni sicure ed efficaci. L’ippoterapista si occupa quindi della pulizia, della verifica del benessere dell’animale e dell’attrezzatura necessaria, come selle speciali, staffe e supporti per persone con esigenze specifiche. Questa fase è fondamentale per garantire che ogni seduta si svolga nel massimo della sicurezza e del comfort per il paziente.

2. Le sessioni di ippoterapia

Dopo la fase preliminare, ha inizio il cuore della giornata: le sessioni di ippoterapia. Ogni incontro con i pazienti è unico e richiede grande flessibilità. L’ippoterapista lavora con persone di tutte le età, dai bambini con disturbi dello spettro autistico o difficoltà di apprendimento agli adulti con problemi motori o post-traumatici. Durante ogni seduta, valuta attentamente la postura del paziente, la risposta muscolare e il livello di comfort, adattando di volta in volta il percorso terapeutico.

Alcuni esercizi si svolgono in sella, con il supporto di assistenti o di speciali imbracature, mentre altri prevedono il semplice contatto con il cavallo da terra, favorendo la fiducia e la connessione emotiva tra l’animale e il paziente. Le attività possono variare da semplici esercizi di equilibrio fino a percorsi più complessi volti a migliorare la coordinazione e la forza muscolare.

3. Manutenzione e coordinazione con altri professionisti

Tra una sessione e l’altra, l’ippoterapista dedica del tempo alla manutenzione delle attrezzature e degli spazi. Le scuderie devono essere sempre pulite e ordinate, e il materiale usato durante le terapie deve essere sanificato e riposto correttamente.

Parallelamente, si occupa della pianificazione dei percorsi terapeutici, registrando i progressi dei pazienti in appositi dossier e confrontandosi con altri professionisti della salute, come fisioterapisti, psicologi e terapisti occupazionali. Questo lavoro interdisciplinare è essenziale per monitorare i miglioramenti e stabilire eventuali modifiche ai programmi riabilitativi. Il confronto con il team sanitario permette di offrire un servizio completo e integrato.

4. Formazione e aggiornamento professionale

Nel pomeriggio, l’ippoterapista può svolgere sessioni di aggiornamento e formazione, partecipando a corsi specializzati o studiando nuove tecniche per migliorare il proprio approccio terapeutico. La continua evoluzione delle metodologie richiede ai professionisti di restare aggiornati su nuove pratiche e ricerche nel campo della terapia assistita con il cavallo. Alcuni professionisti collaborano con scuole, centri riabilitativi o ospedali per promuovere l’ippoterapia e diffondere una maggiore consapevolezza sui suoi benefici.

5. Chiusura della giornata con la cura del cavallo

La giornata si conclude con la cura dei cavalli: il benessere dell’animale è una priorità, quindi è fondamentale assicurarsi che siano alimentati correttamente, sottoposti a controlli veterinari periodici e abbiano momenti di riposo e movimento libero. Dopo aver sistemato il maneggio e predisposto l’attrezzatura per il giorno successivo, l’ippoterapista può finalmente concedersi un momento di relax, consapevole di aver contribuito al miglioramento della qualità della vita dei suoi pazienti.

L'impatto dell'ippoterapia

I benefici dell’ippoterapia sono molteplici e profondi. Numerosi studi dimostrano come questa pratica migliori non solo le condizioni fisiche dei pazienti, ma anche il loro benessere mentale ed emotivo. Bambini che inizialmente mostravano difficoltà di comunicazione hanno imparato a esprimersi meglio, mentre adulti con traumi hanno trovato conforto e fiducia attraverso il rapporto con il cavallo.

La figura dell’ippoterapista è un esempio straordinario di come la sinergia tra uomo e animale possa trasformarsi in una potente risorsa terapeutica. Il legame speciale che si crea durante una sessione di ippoterapia è simile ai benefici di una semplice passeggiata a cavallo, un’attività che offre rilassamento, connessione con la natura e miglioramento del benessere psicofisico. In un mondo dove la salute mentale e fisica sono sempre più centrali, l’ippoterapia rappresenta una strada affascinante e in crescita, capace di offrire soluzioni innovative e umane per il miglioramento della qualità della vita.

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Informazioni su Jessica

Sono Jessica, amministratrice dei Cavalieri dell’Oro Verde, una giovane azienda agricola situata a Palombara Sabina, vicino Roma. Amazzone italiana di 33 anni, da sempre amante della campagna, della natura e dei cavalli, unisco la mia passione per l’agricoltura sostenibile al mondo equestre. Appassionata di scrittura, vi guiderò alla scoperta di temi che spaziano dall’equitazione all’allevamento, dalla produzione di olio extravergine di oliva alle meraviglie della nostra terra.

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